Drammatico

tutti abbiam bisogno di un segno
di un minimo di calore

A volte penso
che anche il pensiero
sia fatto di carne.

holly prosati ha scritto:

A volte penso
che anche il pensiero
sia fatto di carne.

E' tristissima la tua lirica, i morti ci precedono soltanto
hanno preso un passo appena più veloce
ma per noi è durissimo accettarne la distanza, l'assenza
e sì un pensiero può essere fatto di carne
può vivificarsi di emozioni di carne.

Per la nostra mente è impossibile
accettare il silenzio.
Persino quando tutto tace
conversa con se stessa.

la mente a volte vorrebbe aver bisogno di silenzi
e si smarrisce sempre, quando silenziosamente,
resta in ascolto di altre menti
che sanno dare percezioni emozioni vita

il silenzio ha un suo senso più fondo.

Inizio a pensare che la Realtà
sia in quel silenzio
che non riusciamo a toccare.

Viviamo in un mondo di brusii

forse il brusio si può - tradurre -
ed anche - trarre da -
in ogni caso è sempre bello un silenzio pieno , persino un brusìo
il brusìo è sensazione spesso intraducibile ma può portare all'Infinito

Forse parrà assurdo
ma sono convito che l'infinito sia ordinato
anzi ancor meglio
sia UNO
e perciò vedo, in quello che tu definisci silenzio pieno, l'infinito [nel reale]
e nel brusio la confusione e l'errore
vedo la fantasia e l'intelletto
vedo sequenze infinite di bellissimi sbagli
che forse vanno oltre l'infinito da prima definito
ma che sicuramente non sono reali.

detta così, come l'hai detta tu,
allora cos'è meglio fra un infinito reale e un brusìo irreale ?

la mia propensione per il brusio credo sia in ciò che l'immaginazione,
il sogno, le parole sanno condurre
oltre la linea di un orizzonte definito, è perdersi in un altra dimensione.

buongiorno agrifoglio

Chi vaga troppo nell'irreale
rischia di perdersi

Buongiorno a te Lara

sì è vero
ma anche il sogno o l'incubo è smarrimento del reale.
e poi qual'è la sottile linea di confine ?

abbiamo i nostri confini lo sappiamo bene
li tocchiamo per mano giorno per giorno nella ns. realtà
li agiamo e siamo agiti da essi
ma appunto perchè esiste la poesia, la parola, il sogno, l'evasione
questo brusìo del divagare, dove abbattiamo i limiti
lì si ritrova anche un po' di felicità

Siamo tentati a credere che qualsiasi cosa comporti felicità sia reale
e in un certo modo lo è.
La felicità è una dimensione del mondo sensitivo
di un mondo nostro, come la fantasia,
di un mondo che però per sue stesse caratteristiche
non può far parte della realtà oggettiva.
Posso sognare l'amore
nello svolgersi di fatti ad esso annessi
e sapere di vivere l'irreale
senza turbamenti;
ma posso accorgermi
di navigare nella stessa sostanza
mentre l'amore mi si presenta nella vita?
Viviamo illusioni dense
miraggi che ci sfiorano, toccano e ledono
da vicino.
Viviamo sul confine tra realtà e sogno
e non a caso questo ci spaventa.

L'universo e l'anima umana
sono complementari
l'uomo è l'orizzonte che li divide
Vivendo un'eterno tramonto
in attesa dell'alba.

L'universo e l'anima umana
sono complementari
l'uomo è l'orizzonte che li divide
Vivendo un'eterno tramonto
in attesa dell'alba.

suggestiva, bellissima questa immagine poetica e realistica insieme.
Perchè non ne fai una prosa, una poesia ? merita espansione.

Shakespeare diceva che siam fatti della stessa sostanza dei sogni

un uomo senza sogni è come un uccello senza ali
nel confine fra terra e cielo noi vaghiamo come anime inquiete
Non so rispondere al tuo quesito. fra reale e irreale c'è sempre di mezzo
una realtà da scoprire e non son sicura che sia la stessa essenza.
Vivere sul confine può essere quella dimensione dell'assoluto.
Ma noi per natura riusciremo mai a concepirlo ?
Non credo, abbiamo troppo pensieri di carne, di viscere e di vita da svelare.