Rispondendo a un tuo commento ho avuto già modo di dire questo:
Le statue sono da amare immensamente per la loro assoluta discrezione, per il loro silenzio, per il loro starsene tranquillamente al loro posto: per niente invadenti né importune.
Amiche mute, dunque, da contemplare tacitamente per non far torto od oltraggiare il loro silenzio che pure parla e ci dice cose più vere di tante parole vanamente gridate.